Cultivar Leccino

Caratteristiche Agronomiche

Leccino è pianta caratterizzata da vigoria notevole e portamento espanso che unita alla sua capacità d'adattamento a diversi terreni hanno determinato il suo gran successo e apprezzamento. L'origine è ancora piuttosto incerta ma è coltivata in tutte le zone olivicole italiane e nei principali areali del mondo.

E' nota la particolare tolleranza del "Leccino" alle avversità climatiche (freddo, nebbia e venti) e ad alcune patologie (rogna, cicloconio e carie). Viceversa, questa cultivar ha manifestato una particolare sensibilità alla fumaggine.

 

Il Leccino presenta drupe di dimensioni medie (2,0 - 2,5 grammi), forma ellissoidale. Alla raccolta la drupa è totalmente invaiata e di colore nero violaceo, anche la polpa è nera. È autosterile, pertanto necessita di cultivar impollinatrice. Ha una fioritura a fine Maggio inizio Giugno, contemporanea a quella delle cultivar Frantoio, Moraiolo e Pendolino che ne sono ottime impollinatrici. La produzione è elevata e costante mentre la maturazione è precoce ed uniforme.

 

Il periodo ottimale di raccolta, ai fini quantitativi della produzione, va da metà novembre ai primi di dicembre, quando gli indici di maturazione delle olive assumono i seguenti valori: cascola 0-4%; indice di pigmentazione 2,5-3,5; contenuto in olio 18-22%; consistenza della polpa 350-300 g/mm. La quantità di olio raccoglibile rimane alta fino a metà dicembre, ma il verificarsi di gelate può determinare uno scadimento qualitativo del prodotto.

Ai fini qualitativi, se la raccolta si fa mentre le drupe iniziano a scurirsi, produce olio di qualità sopraffine, dall’odore fruttato intenso, di olive fresche. Se la raccolta si fa dopo che le drupe finiscono di scurirsi o cambiano colore, l’olio prodotto è più leggero, dolce, rotondo, senza aromi in evidenza.

 

Le caratteristiche vegetative e produttive delle piante rendono la cultivar adatta per impianti a densità tradizionale, con distanze di piantagione da m 6x5 a m 7x6, con forma di allevamento a vaso o a monocono, su cui effettuare la raccolta meccanica con scuotitori da tronco o agevolata con pettini pneumatici.

La precoce fruttificazione, la buona produttività, la buona qualità dell’olio, l’elevata resistenza alla rogna ed all’occhio di pavone e la facilità di meccanizzazione della raccolta confermano la validità dell’impiego di questa cultivar nei nuovi impianti. Soprattutto, considerata la buona resistenza al freddo, in zone dove con una certa frequenza si verificano gelate.

 


ALBERO

VIGORIA: elevata
PORTAMENTO: semipendulo
CHIOMA: espansa e folta
NOTE: i rami, spesso penduli, hanno cime risalenti ed internodi piuttosto corti.

FOGLIA ADULTA

FORMA: ellittica o ellittico-lanceolata
CURVATURA: piana
SUPERFICIE: piatta e talvolta elicata
DIMENSIONE: media

ANGOLO APICALE: aperto
ANGOLO BASALE: aperto
POSIZIONE LARGHEZZA MAX: centrale
COLORE PAGINA SUPERIORE: verde-grigio
COLORE PAGINA INFERIORE: grigio-verde con riflessi gialli

DATI BIOMETRICI MEDI:
LUNGHEZZA mm: 59.55
LARGHEZZA mm: 14.80
RAPPORTO LUNGH./LARGH.: 4.04

INFIORESCENZA

STRUTTURA: corta e mediamente rada
FORMA: paniculata espiciforme
LUNGHEZZA MEDIA mm: 25
NUMERO MEDIO FIORI: 17-20
NOTE: i fiori sono di media grandezza (corolla di 7 mm di diametro). Abbastanza frequenti mignole fogliose.

FRUTTO

COLORE ALLA RACCOLTA: nero-violaceo
INVAIATURA: precoce e contemporanea
FORMA: ovoidale allungata o ellissoidale
SIMMETRIA: leggermente asimmetrico
POSIZIONE DIAMETRO MAX: centrale
DIMENSIONE: media
APICE: arrotondato
BASE: appiattita
CAVITA' PEDUNCOLARE: circolare, mediamente larga e profonda;
EPICARPO: pruinoso e cosparso di numerose lenticelle poco evidenti.